Pedigree ENCI

Il certificato geneaogico del cucciolo, la sua storia e la sua selezione

Il pedigree non è solo un pezzo di carta, in realtà è un documento molto importante che vi farà capire il lavoro del vostro allevatore, la storia e la genealogia del vostro cucciolo.

Pedigree ENCI del cucciolo

Cosa si intende con pedigree, quali informazioni riporta e quanto costa?

Il pedigree è un certificato di notevole importanza, il cui significato molto spesso viene sottovalutato.

Non si tratta semplicemente di una documentazione fine a sé, ma di una vera e propria carta di identità per i nostri cani, da cui possiamo desumere preziose informazioni circa le loro origini e la serietà degli allevamenti da cui provengono.

È essenziale chiarire un aspetto basilare: in un allevamento labrador professionale tutti i cuccioli saranno dotati di un personale pedigree, che non sarà stampato in serie come molti venditori disonesti fanno, ma sarà unico per ogni cane.

Nel pedigree saranno riportati gli alberi genealogici di ciascun cane, da cui sarà possibile desumere quanto accuratamente gli allevatori abbiano selezionato gli esemplari da destinare alla riproduzione.

La selezione è un processo sistematico, continuo ed impegnativo, che richiede grande competenza e assoluta dedizione, il cui fine è ottenere una progenie di razza, potenzialmente non affetta da patologie ereditarie, come la displasia dell’anca o del gomito.

Il pedigree, però, non si limita solo a ciò, ma va a configurarsi come un vero e proprio documento d’identificazione personale per i cani, in cui troviamo non solo la razza, ma anche le generalità del proprietario dell’allevatore o dei diversi proprietari che si sono succeduti nel tempo.

Nel dettaglio il pedigree ENCI racchiude:

  • le informazioni che ci consentono di identificare il cane, come il nome, il sesso, la razza di appartenenza, il gruppo (cani da riporto, da acqua o da cerca), la data di nascita, la colorazione del manto;
  • le informazioni relative all’allevatore;
  • i dati identificativi del proprietario;
  • il codice identificativo del microchip, che è composto da una sequenza di 15 numeri;
  • il numero d’iscrizione al “Registro Origini Italiano” (ROI) dell’ENCI;
  • informazioni inerenti alla genealogia del cucciolo, come certificazioni, titoli o premi conseguiti dagli ascendenti.

Per quanto concerne la razza, è bene tenere a mente che il nostro ordinamento prevede che un esemplare, affinché possa essere considerato di razza e acquistato come tale, debba tassativamente avere questa certificazione.

Ciò è stabilito dal D.Lgs 529/92, che va a recepire la direttiva europea 91/174/CEE, la quale regolamenta la vendita di animali di razza, che non è ammessa senza pedigree (per i trasgressori sono previste sanzioni pecuniarie fino a 30.000 euro).

Tutti i cani che ne sono sprovvisti vengono considerati dei meticci, la cui commercializzazione è permessa a patto che vengano indicati come tali e non spacciati per cuccioli di razza. In tutti gli altri casi, il rischio di incorrere in una truffa è davvero elevato.

Un altro falso mito da sfatare riguarda il prezzo del pedigree, che non è esoso, ma decisamente contenuto.

Questo si aggira intorno ai 30 euro per il proprietario che va a ritirarlo in sede ENCI, per cui non vi è alcun motivo per non richiederlo.

A chi va richiesto il pedigree e qual è l’iter da seguire?

Il pedigree a cui ci siamo riferiti fino ad ora è il cosiddetto “pedigree ENCI”, in quanto sul territorio italiano l’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) è l’ente preposto al rilascio di questo certificato, a cui è associata anche la FCI (Federazione Cinofila Italiana).

L’ENCI si occupa della registrazione dei cucciolata di Labrador, che deve avvenire entro 25 giorni dalla nascita mediante il Modello A, ossia la “Denuncia di monta e nascita”, ed entro 90 giorni per i singoli esemplari con il Modello B, cioè la “Denuncia di cucciolata con rilascio del certificato genealogico”.

L’onere economico di entrambi i modelli, che andranno presentati alla delegazione ENCI competente per il territorio, è a carico degli allevatori ed il costo risulta maggiorato in caso di ritardo nella presentazione della documentazione.

La richiesta del pedigree eccezionalmente può essere avanzata anche per quei cuccioli la cui madre e il cui padre non siano in possesso di un pedigree, ma sarà necessario rispettare il complesso iter procedurale stabilito dall’ENCI e soddisfare i rigidi requisiti prefissati per ottenere un pedigree di prima generazione.

Un’altra funzione dell’ENCI è la tenuta dei registri del Libro genealogico, a cui gli animali sono iscritti mediante il pedigree, ossia il registro ROI (Registro Origini Italiano) ed il registro RSR (Registro Supplementare Riconosciuti), che sono consultabili online dopo essersi registrati.

Nel RSR è consentita l’iscrizione anche di esemplari adulti, purché siano riconosciuti come capostipiti di razza, in quanto in possesso di tutti i requisiti stabiliti dall’ENCI, oppure siano dotati di un pedigree non italiano, ma ritenuto comunque valido dall’ente.

Spettano all’ENCI, infine, anche la gestione dei passaggi di proprietà e l’organizzazione di importanti eventi, come le esposizioni internazionali, nazionali ed i raduni.

Allevamento Labrador & Golden MARINA LAB

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