Caratteristiche del Labrador Retriever

Tutto ciò che devi sapere su questa incredibile razza

Il Labrador Retriever è uno dei cani più richiesti ed apprezzati dagli amanti degli animali a causa della sua innegabile bellezza e del suo poliedrico carattere.

Non tutti coloro che desiderano prendersi cura di un cucciolo di labrador, però, sanno come relazionarsi a questa razza, che di certo è impegnativa, ma indubbiamente è in grado di regalare incredibili soddisfazioni.

Andiamo a vedere, quindi, quali sono le caratteristiche distintive del Labrador Retriever, partendo dalla storia di questa razza per poi analizzarne le peculiarità sia dell’aspetto che del carattere.

Ci renderemo conto di trovarci dinanzi ad una delle razze più sorprendenti e versatili che esistano, in quanto il Labrador, oltre ad essere un perfetto animale da compagnia, è molto abile anche nell’assistere le persone diversamente abili, nel relazionarsi a bambini e adulti, è annoverato tra i cani da salvataggio, come il suo “fratello” Golden Retriever, e presenta un notevole fiuto, che ne rende possibile l’impiego per la ricerca di stupefacenti, sostanze esplosive e armi.

Caratteristiche del Labrador Retriever

Il Labrador Retriever: a quando risale l’origine di questa razza

Nonostante il Labrador Retriever sia al giorno d’oggi uno dei cani più ammirati e diffusi, le prime notizie inerenti a questa razza non sono facilmente databili.

La sua origine, infatti, sembra collocarsi a livello di una provincia del Canada orientale, che comprende l’isola di Terranova e la regione del Labrador.

In quest’area degli esemplari aventi le caratteristiche dei Labrador, chiamati cani di St. John, venivano impiegati per la pesca, in particolare per aiutare alcuni uomini di mare (si trattava di coloni provenienti dall’Inghilterra) nel recupero delle reti e di qualche pesce che sfuggiva da esse.

Già in questo periodo era possibile rintracciare alcune delle peculiarità del Labrador, che appariva davvero molto abile nel nuoto, notevolmente resistente alle variazioni climatiche, in particolare alle rigide temperature di questa zona, e incredibilmente a suo agio nell’acqua.

Queste sue doti sono dovute alla presenza di un sottopelo, o borra, molto denso e folto, che risulta altamente idrorepellente ed isolante e che gli permette di non risentire eccessivamente dell’esposizione al freddo.

L’abilità nel nuoto, invece, dipende dalla sua caratteristica coda, che ricorda nella forma e nello spessore quella delle lontre, anch’esse avvezze a muoversi nell’acqua con estrema naturalezza.

In questo periodo emerse, inoltre, il notevole stacanovismo di questo cane, che mostrava già allora un forte desiderio di rendersi utile per l’uomo, eccellendo come cane da riporto, ma anche da caccia e come cane sportivo.

Per queste caratteristiche sarà molto richiesto in Inghilterra, diventando uno dei cani prediletti anche dal sovrano Giorgio VI.

Il Labrador come lo conosciamo oggi fece la sua comparsa in Europa indicativamente agli inizi dell’Ottocento, quando esemplari provenienti dalla provincia di Terranova e Labrador furono sottoposti a selezione nel Regno Unito.

Tra coloro che selezionarono questa razza vi fu il conte di Malmesbury, a cui si deve il nome Labrador.

Il primo esemplare ritenuto l’antenato del Labrador moderno fu un Labrador nero nato nel 1885, chiamato Buccleuch Avon, mentre per assistere alla nascita del primo Labrador dal mantello giallo bisognerà aspettare il 1899, anno in cui nacque Ben of Hyde.

Con il tempo anche gli esemplari dal pelo chiaro iniziarono ad essere sempre più diffusi, ma occorrerà attendere il 1924 per assistere alla fondazione del “Yellow Labrador Club”, a cui si deve la promozione del cosiddetto “Labrador Retriever Giallo”.

I Labrador chocolate, infine, iniziarono ad essere allevati e a diffondersi a partire dal 1932, quando dei cuccioli dal color cioccolato nacquero da un Labrador nero, Banchory Night Light.

Labrador Retriever: quali sono le caratteristiche fisiche da ricercare?

Labrador Retriever: quali sono le caratteristiche fisiche da ricercare?

Anche se un esemplare di Labrador Retriever è dotato di certificato genealogico (pedigree), ciò non esclude che possa comunque essere portatore di tratti fisici non conformi allo standard morfologico FCI.

Lo standard prevede che la testa del Labrador debba avere una forma arrotondata, ma le guance non devono apparire carnose, in quanto l’aspetto di questo cane deve comunicare forza e potenza, caratteristiche distintive di tale razza.

Lo stop deve essere marcato, il tartufo di giusta larghezza e il muso non appuntito. Anche il collo, ben sviluppato e possente, deve comunicare a chi lo osserva fierezza e vigore.

Le orecchie, che pendono vicino al capo, non devono risultare grosse e pesanti e la loro attaccatura deve essere leggermente arretrata.

Lo sguardo del Labrador è inconfondibile, in quanto, nonostante risulti molto arguto e vivo, appare al contempo molto dolce e malinconico, riuscendo a intenerire grandi e piccini.

I colori dell’iride ammessi sono quelli scuri, dai marroni ai toni nocciola, mentre non sono ritenuti conformi allo standard i colori eccessivamente chiari, come l’azzurro.

Bisogna ricordare, però, che negli esemplari di Labrador chocolate per poter vedere la colorazione definitiva dell’iride sarà necessario attendere il compimento del secondo anno di vita.

Per quanto riguarda la dentatura, è ammessa solo la chiusura a forbice e i singoli elementi dentari devono apparire di media lunghezza, regolari nella forma ed essere tutti completamente erotti.

La chiusura a forbice prevede una inserzione perpendicolare dei denti superiori e inferiori rispettivamente nell’osso mascellare e mandibolare e la superficie esterna degli incisivi di sopra deve risultare in rapporto con la superficie interna degli incisivi inferiori.

Il corpo si caratterizza per la presenza di un torace largo con costole a botte, che fa apparire il Labrador costituzionalmente robusto. La linea del dorso è orizzontale.

Gli arti anteriori presentano una struttura ossea solida e sono disposti perpendicolarmente rispetto al suolo. Questo aspetto deve essere conservato sia se si osserva frontalmente il cane sia se lo si guarda ponendosi di lato.

Gli arti posteriori devono conferire al Labrador una postura che non tende a inclinarsi verso la coda.

Il garretto di ciascun arto, ossia l’articolazione tra la tibia e il metatarso, deve anch’esso risultare perpendicolare rispetto al suolo, perché un’angolazione differente costituisce un’imperfezione.

L’osso del ginocchio, infine, deve risultare fisso e avere anch’esso una buona angolazione.

I piedi anteriori e posteriori devono avere una forma compatta e rotonda, con cuscinetti plantari dallo sviluppo adeguato.

La coda presenta uno spessore maggiore in corrispondenza della radice, andandosi poi ad assottigliare alla punta.

È mediamente lunga, non ha frange e appare quasi arrotondata per la presenza di una peluria molto densa, che le dona il caratteristico aspetto a “coda di lontra”.

Una coda di lunghezza eccessiva o che va ad arrotolarsi verso la regione dorsale non è conforme allo standard.

Il mantello del Labrador è molto denso, i peli sono fitti e gli conferiscono una certa durezza al tocco.

Così come la coda, anche il pelo non presenta frange dall’aspetto ondulato, che sono tollerate solo nei cuccioli di labrador, ed è dotato di un sottopelo idrorepellente e isolante, come abbiamo visto.

Le colorazioni ammesse sono solo tre, ossia il nero, il giallo ed il marrone (chocolate).

Il colore del mantello nel Labrador Retriever Giallo può essere variabile, in quanto sono ammesse diverse sfumature, che vanno dal crema o champagne al Red fox (rosso volpe), ma in ogni caso questo deve risultare uniforme.

Il Red fox presenta delle caratteristiche cromatiche che ricordano molto il primo Labrador giallo, cioè Ben of Hyde, la cui colorazione fulva nel corso dei processi di selezione della razza è andata progressivamente a schiarirsi, dando origine ad esemplari dal mantello sempre più chiaro.

Nei cuccioli neri o chocolate, infine, può essere presente una macchia di pelo bianco anteriormente, a livello del petto.

Queste macchie bianche prendono il nome di “Bolo marks” (anche dette “Bolo pads” se sono presenti peli bianchi sotto i piedi) e sembrano discendere dalla linea Dual Ch. Banchory Bolo, da cui proveniva anche Banchory Night Light, che sempre da Banchory Bolo ereditò il gene chocolate.

Ci sono diverse caratteristiche fisiche che non sono tollerate dallo standard FCI e che sono ritenute, quindi, dei difetti. Queste imperfezioni si classificano in base alla gravità.

Di gravità maggiore sono quelle riguardanti il mantello, ossia la presenza di frange e di ondulazioni, l’assenza di sottopelo, la presenza di colorazioni non ammesse.

Sono gravi anche alcuni difetti del capo, come orecchie spesse, grosse e pesanti e muso appuntito.

È maggiormente tollerata e rientra tra le imperfezioni di lieve entità la colorazione chiara dell’iride.

Labrador Retriever: caratteristiche comportamentali che lo contraddistinguono

Labrador Retriever: caratteristiche comportamentali che lo contraddistinguono

Uno dei tratti caratteriali distintivi del Labrador Retriever è la fedeltà nei confronti del suo padrone, che si estrinseca in diversi frangenti.

È, infatti, un appassionato compagno di giochi, un instancabile alleato nella vita quotidiana e un forte stacanovista, che non esiterà ad assolvere i compiti che gli sono stati assegnati.

Ciascun Labrador desidera ardentemente essere di aiuto per il suo proprietario, compiacerlo ed essere così meritevole di una gradita ricompensa.

Che si tratti di un bocconcino o delle coccole, il nostro Labrador non esiterà nel mostrarci i suoi occhioni desiderosi di approvazione ed attenzioni, dinanzi ai quali non potremo non scioglierci.

I Labrador sono cani estremamente intelligenti, sensibili e attenti alle esigenze degli adulti e anche dei più piccoli, essendo in grado di adeguare il loro temperamento a coloro ai quali si rapportano.

Sanno essere, infatti, energici e vivaci con i più grandi, mentre mostrano un’estrema delicatezza e premura verso i bambini.

Un’altra caratteristica che li rende adatti ai piccini è la non aggressività, che alle volte li penalizza come cani da guardia.

Tra i più indicati per i bambini vi sono proprio i Labrador chocolate, nei quali le caratteristiche sopracitate sono molto spiccate.

Un altro punto forte del Labrador è il fatto che sia un cane che può essere addestrato facilmente.

Richiede, infatti, un atteggiamento deciso e fermo, volto a non confondere il cucciolo ed in particolar modo a non traumatizzarlo con una eccessiva durezza o con atteggiamenti violenti, che difficilmente potrà dimenticare.

C’è il rischio, infatti, che un’educazione scorretta ed eccessivamente rigida possa compromettere lo sviluppo e la maturazione caratteriale del cucciolo.

Il Labrador Retriever a chi è adatto?

Il Labrador Retriever a chi è adatto?

La decisione di adottare un cucciolo di Labrador Retriever va ben ponderata e comporta delle responsabilità, in quanto si tratta di un cane dagli innumerevoli pregi, ma pur sempre impegnativo.

Quando accogliamo nella nostra casa un cucciolo, a prescindere dalla razza, non dobbiamo mai dimenticare che non possiamo disporre della sua vita a nostro piacimento, in quanto si tratta di un essere vivente, le cui esigenze vanno comprese e rispettate.

È fondamentale, dunque, che il cucciolo di Labrador viva in un ambiente sano ed equilibrato, in cui abbia la possibilità di potersi esprimere e di sviluppare al meglio le sue potenzialità.

Dobbiamo essere consapevoli che si tratta di un cane che potrebbe in un certo senso stravolgere la nostra esistenza, in quanto necessita di dedizione, impegno, costanza e amore.

Un Labrador non è per tutti perché richiede sacrificio ed abnegazione.

Occorre essere pazienti, attenti agli orari, pronti a dedicargli il nostro tempo (non solo quello libero), a garantirgli la giusta dose di esercizio fisico quotidiano, spazi appropriati (non il semplice cortile o box auto), un’alimentazione equilibrata e completa.

Non dobbiamo mancare ai controlli veterinari di routine o esitare nel portarlo dallo specialista di fiducia se presenta delle problematiche di salute (nessun cane, infatti, per quanto proveniente da un allevamento di Labrador professionale riconosciuto ENCI/FCI, è esente dallo sviluppo di patologie).

Dobbiamo comprendere il nostro decisivo contributo nel garantirgli uno sviluppo fisico ed una maturazione caratteriale adeguati.

È necessario farci un esame di coscienza e capire a priori se il nostro stile di vita si sposa con la gestione di un cane che non può essere lasciato da solo per tutta la giornata, che indubbiamente può perdere peli o sporcare e che ha l’esigenza di essere portato a spasso più volte al giorno, a prescindere dalle condizioni climatiche.

Un Labrador, infine, non può essere adatto a chi vuole lesinare sul prezzo, affidandosi a presunti “allevatori” non in possesso delle necessarie certificazioni, a chi vuole risparmiare sul cibo e su tutto ciò di cui un cane può avere bisogno.

Chi si sente pronto ad affrontare questa emozionante avventura, che senza dubbio gli cambierà la vita in meglio, avrà il privilegio di avere al proprio fianco un cane a dir poco sorprendente, empatico, leale e devoto, con cui potrà condividere in simbiosi ogni istante della propria esistenza.

Marina Lab

Allevamento Labrador & Golden Retriever

Allevamento Labrador & Golden MARINA LAB

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