Come capire se il cucciolo sta seguendo una corretta alimentazione

Come capire se il nostro labrador sta seguendo una dieta adeguata alle sue esigenze

Numerosi studi condotti nel corso degli anni hanno messo in risalto la forte influenza che un corretto regime alimentare, basato sulla scelta di alimenti di alta qualità, ha sul benessere psico-fisico dei nostri amici a quattro zampe.

In passato, infatti, questo inscindibile legame tra la nutrizione e lo stato di salute degli esseri viventi è stato a lungo sottovalutato, portando allo sviluppo o all’accentuazione di molti fastidi e malattie.

Alla luce delle attuali conoscenze è nostro compito cercare di individuare quei mutamenti e quegli aspetti che ci suggeriscono che il cane non sta seguendo una dieta sana ed equilibrata.

Qualora queste avvisaglie di pericolo venissero per un lungo periodo prese sotto gamba o, peggio, ignorate, si correrebbe il rischio di un progressivo aggravamento della sintomatologia manifestata dall’animale, che potrebbe esitare infine in una patologia conclamata.

Dobbiamo, quindi, sempre osservare con attenzione il nostro cane per cercare di rilevare la presenza di eventuali indicatori di un’alimentazione non adeguata, che andrebbe tempestivamente corretta.

Ovviamente in base alla gravità della situazione è opportuno consultare preventivamente il proprio veterinario di fiducia, perché in molti casi alla base del malessere avvertito dall’animale vi potrebbe essere un disturbo più serio.

Andiamo a vedere le ripercussioni che la scelta di alimenti non indicati per i nostri cani ha sul loro organismo.

Affezioni dell’apparato gastro-intestinale

Uno dei primi apparati a risentire di un’alimentazione scorretta è proprio quello gastro-intestinale, in quanto rappresenta la via attraverso la quale il cibo entra nell’organismo, viene digerito, assimilato ed infine eliminato attraverso le feci.

Di conseguenza, un alimento di scarsa qualità, non appropriato per l’animale o, nel peggiore dei casi, contaminato avrà un effetto diretto a questo livello, che si tradurrà in una sintomatologia aspecifica, caratterizzata da alterazioni dell’alvo (il cane potrebbe avere diarrea, essere stitico oppure alternare entrambe le condizioni e quindi avere un intestino irregolare), da accumulo di gas a livello intestinale e meteorismo (l’addome apparirà gonfio, teso e spesso dolente) e nei casi più gravi da vomito, che associato alla diarrea può causare una pericolosa disidratazione del cane.

Anche se nella maggior parte dei casi questi fastidi appaiono occasionalmente e tendono ad autolimitarsi, non vanno comunque tralasciati, perché ci suggeriscono che qualcosa non va e che l’organismo del nostro cane non è in grado di tollerare alcuni alimenti, che vanno sostituiti, limitati o del tutto eliminati.

Talvolta i cani possono essere intolleranti o ipersensibili verso alcune delle componenti dei mangimi in commercio: solitamente ad essere implicate sono alcune sostanze di origine non naturale ad azione conservante o addizionate all’alimento con lo scopo di stimolare il senso di fame nell’animale.

Dinanzi a manifestazioni più gravi e/o che si protraggono per un lungo periodo, nonostante le eventuali modifiche apportate alla dieta, non ci resta che chiedere il parere di un veterinario, che possa indagare circa la causa del malessere manifestato dal nostro amico a quattro zampe.

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Affezioni dermatologiche a carico della cute e annessi cutanei

Il secondo (ma non meno importante) apparato su cui si riflette la scelta di una dieta non adatta ai nostri cani è quello tegumentario, che comprende la cute e gli annessi cutanei.

Una delle scoperte più importanti degli ultimi anni riguarda proprio l’esistenza di una forte correlazione tra gli alimenti assunti ed il benessere della pelle e del manto degli animali.

I cani che non si nutrono correttamente, infatti, presentano spesso una cute infiammata, desquamata, pruriginosa e talvolta crostosa (a causa delle lesioni da grattamento), in quanto tendono a sviluppare maggiormente dermatite e forfora. Il manto, inoltre, non è lucido e folto, ma appare secco, sfibrato, opaco e con chiazze di alopecia, che risultano prive di peli.

La causa di ciò è da ricercarsi in molti casi nello sviluppo di reazioni allergiche o di intolleranza verso alcuni alimenti, conservanti o additivi; questi provocano degli squilibri immunitari esitanti in manifestazioni cutanee, che tendono a cronicizzare se non si eliminano dalla dieta le sostanze incriminate che le causano.

Altri cani, invece, non sono intolleranti o allergici ad un determinato ingrediente, ma risentono di carenze nutrizionali.

Queste derivano da una selezione di alimenti e complementi alimentari non sufficientemente completa ed equilibrata, che potrebbe difettare nella componente proteica, vitaminica, minerale o nell’integrazione di determinate sostanze.

Ad esempio, alcuni acidi grassi essenziali, che vanno sotto il nome di Omega-3 e Omega-6, sembrerebbero implicati nella regolazione del sistema immunitario dell’animale, in quanto modulerebbero sia la risposta immunitaria che quella infiammatoria.

Il mantenimento di un corretto rapporto tra l’assunzione di Omega-3 e di Omega-6 favorisce il ristabilirsi e la preservazione del benessere della pelle e del manto dei nostri amici a quattro zampe.

Tra le affezioni dermatologiche conseguenti ad una cattiva alimentazione rientrano anche alcune micosi e parassitosi, che riescono ad attecchire facilmente in un organismo il cui sistema immunitario appare debilitato da un regime alimentare non corretto, protratto per molto tempo.

Durante i primi mesi di vita i cuccioli di labrador che presentano delle forti difese immunitarie, saranno meno predisposti allo sviluppo di micosi e di parassitosi intestinali (sostenute da tricocefali, nematodi, tenie, anchilostomi, coccidi e giardia) e sarà in misura minore esposto all’attacco di comuni ectoparassiti, come le pulci e le zecche.

Alterazioni fisiche o comportamentali

L’osservazione del modo in cui il nostro cane appare o si comporta, infine, è uno degli strumenti più semplici ed efficaci di cui disponiamo per capire se una cattiva nutrizione sta avendo delle ripercussioni sulla sua salute.

Un cane che non mangia bene, infatti, potrà apparire in sovrappeso e con un’elevata percentuale di adipe a livello dell’addome, potrà risultare muscolarmente poco tonico e mostrarsi pigro, stanco o letargico.

Alla base di questi segnali di malessere vi è la scelta di alimenti poco sani o che contengono macronutrienti in proporzioni non corrette, presentando ad esempio un eccesso di glucidi ed una carenza di protidi.

In questi casi, nonostante l’alta densità calorica del pasto, l’animale non assume le sostanze di cui ha bisogno affinché la muscolatura appaia scattante e la massa grassa non sia eccessiva.

Il mantenimento per molti mesi o, addirittura, per anni di un peso superiore al peso forma consigliato espone il cane allo sviluppo di una serie di disturbi anche molto preoccupanti, come le malattie cardiovascolari e la patologia diabetica.

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Cosa fare se il nostro cane non segue una dieta corretta?

È molto probabile che la maggior parte dei proprietari di cani abbia riscontrato nel corso della vita dei propri amici a quattro zampe una o un insieme delle affezioni analizzate, che sono senza dubbio molto comuni e frequenti.

A fronte di ciò non dobbiamo colpevolizzarci, pensando che il malessere del nostro cane derivi da un nostro errore nel selezionare i mangimi per lui adatti.

Una scelta non adeguata, infatti, è spesso la conseguenza di campagne pubblicitarie ingannevoli, che abbindolano l’ignaro acquirente, spacciando prodotti dai pessimi ingredienti per alimenti completi, sani ed equilibrati, ricchi delle migliori materie prime.

Non sempre si è in possesso di conoscenze sufficienti per stabilire se un mangime sia ottimale, ma in realtà basta poco per essere in grado di scegliere consapevolmente il meglio per il proprio cane.

Alla base dello sviluppo della sintomatologia vista in precedenza vi è l’instaurarsi di alterazioni immunitarie e di uno stato infiammatorio cronico a livello dell’epitelio intestinale, che va a minare anche la flora batterica commensale, o microbioma intestinale.

L’integrità dell’epitelio e del microbiota dell’intestino è indispensabile per garantire la corretta digestione e l’assimilazione dei nutrienti assunti con l’alimentazione.

Ci sono alcune sostanze contenute nei comuni mangimi che sembrano sostenere questo processo infiammatorio e che, di conseguenza, andrebbero ridotte o eliminate.

Tra queste vi sono alcuni alimenti che l’essere umano assume senza problemi, ma che causano al cane irritazione a livello intestinale, come diversi legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, soia, ecc.) e alcuni cereali (farro, grano, mais, avena, ecc.).

Molto preoccupanti, poi, sono alcuni composti chimici che si ritrovano nella carne utilizzata per preparare cibi secchi o umidi; questa è ricca di sostanze antibiotiche e ormonali, somministrate ai capi di bestiame allevati in maniera intensiva, allo scopo di farli crescere più rapidamente e di ridurre lo sviluppo di patologie.

Non trascurabili, infine, sono gli additivi che servono per aumentare la conservazione dei mangimi in commercio (dei quali è ancora discussa la cancerogenicità) e per farli risultare più gradevoli nel sapore, a fronte dell’utilizzo di materie prime di scarso pregio.

Una scelta senza dubbio intelligente per evitare di acquistare prodotti qualitativamente scadenti, che possono creare problemi al nostro cane, è rivolgersi ad un’azienda seria leader nel settore della progettazione e della vendita di alimenti e complementi alimentari per animali.

Questa azienda produce un’alimentazione naturale per cani e gatti senza additivi e conservanti appositamente studiati per ristabilire e salvaguardare il benessere psico-fisico dei nostri cani. Non contengono sostanze geneticamente modificate, coloranti, conservanti e stimolatori dell’appetito e utilizzano una miscela di alghe micronizzate fondamentale per fornire tutti i minerali necessari alla crescita articolare e del benessere in generale del cane.

Le materie prime impiegate sono state accuratamente selezionate e sono del tutto prive di sostanze antibiotiche e di ormoni, dato che la carne si ottiene solo da capi di bestiame allevati in maniera non intensiva per il conumo umano e possiede tutte le certificazioni che ne attestano l’indiscussa qualità.